STORYTELLING
In quello che era un vecchio circo abbandonato, L’amazzone fece ritorno per rivivere ciò che era accaduto, un’ultima volta.
Avanzò verso la ballerina di porcellana ormai senza vita; la prese per mano e lentamente la fece ruotare attivando il carillon.
Ritornando indietro nei ricordi il “circo della perfezione” mostrava al pubblico i suoi fenomeni apparentemente impeccabili, senza difetti.
L’attrazione principale questo carillon meccanico, bellissimo.
La ballerina ballava come immersa in un sogno, sulle note costanti di un violino, mentre un cavallo le ruotava attorno con fare elegante.
Ma la bolla nella quale siamo rinchiusi non dura per sempre; la ragazza ballava, sempre più frenetica, seguita da una strana sensazione, si guardava attorno confusa e girava e girava su se stessa fino a crollare.
Qualcosa si ruppe e fu allora che alzando lo sguardo lì vide. Ridevano, di lei che era sempre stata perfetta, la criticavano per il suo unico errore. Si toccò il viso e fu allora che la sentí, una crepa sul suo volto perfetto e fu allora che si sorprese ad essere più spaventata della gente che di quel imperfezione stessa.
Distolse lo sguardo catturato dal cavallo che le volgeva in capo in segno di aiuto. Lo guardò negli occhi e gli si aggrappò come fosse la prima cosa reale nella sua vita.
La ragazza si rialzò e trovò il coraggio di essere libera.
Credits:
Photo: Irene Tatavitto
Model: Flavia Basso- Federica Di Lallo- Alessia Autiero
Credits:
Photo: Irene Tatavitto
Model: Flavia Basso
IL MESSAGGIO
La scena è quella di un circo ormai abbandonato che un tempo mostrava i propri “fenomeni” come attrazioni.
Al contrario del classico circo, quello proposto era uno show della perfezione proprio come lo sono oggi i social che tentano di chiudere le persone in una bolla apparentemente perfetta dove la società giudica in continuazione.
Ed è qui che il carillon prende vita, ballerina danza senza mai fermarsi sulle note di un violino mentre un cavallo le gira attorno seguendo sempre lo stesso schema.
Quando la ballerina cade le si forma la prima crepa in volto come simbolo della rottura della bolla e da lì in poi lo schema cambia fino alla totale libertà.
Shatter me è una denuncia alla società moderna che crea una bolla di apparente perfezione ed esibisce i suoi elementi migliori proprio come il circo esibiva i suoi mostri.
Vi invito a rompere gli stereotipi, ad uscire dalla bolla, ad esplorare le parti più profonde ed essere se stessi senza aver paura di essere giudicati perché diversi.
Shatter me denuncia lo sfruttamento degli animali nella nostra società sotto ogni punto di vista e nella stessa equitazione che usa i cavalli come mezzo di guadagno e non come esseri viventi.
Con questo progetto ho voluto unire la musica alla moda che deve andare oltre le apparenze e fare di più che creare una bella estetica.
Shatter me destruttura le basi e le ricompone, mixando vari materiali, mondi e concetti con essi.
editoriale
EOH- SHATTER ME PORTRAIT
EOH- SHATTER ME THE CURSTY
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EOH- SHATTER ME BALANCE
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ART DIRECTOR: ALESSIA AUTIERO
FASHION DESIGNER & STYLIST: ALESSIA AUTIERO
PHOTOGRAPHER: IRENE TATAVITTO
VIDEOMAKER: LIVIO SIANO
MUA: FRANCESCA ROMANO- AURORA BAVARO
MODELLE: FLAVIA BASSO- FEDERICA DI LALLO- ALESSIA AUTIERO
LIVIO SIANO
Photographer & Videomaker
IRENE TATAVITTO
Photographer
FRANCESCA ROMANO
Make up artist
AURORA BAVARO
Make up artist
FEDERICA DI LALLO
Actress
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